Video a cura di Associazione Q.B
La fine della storia la conosciamo tutti, i Soviet Soviet, tra i gruppi più rilevanti della scena indie pop italiana degli ultimi dieci anni, hanno suonato in streaming per Il Rumore del Lutto. Avrebbero dovuto esibirsi all’interno della prestigiosa location dei Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia ed essere protagonisti “in presenza” del secondo Gala in Nero, inserito nella quattordicesima edizione del Festival (il primo tenutosi al Campus Industry Music con gli Spiritual Front – leggi QUI). Ebbene il racconto non può essere tale escludendo gli aneddoti di una vera e propria avventura, ricca di colpi di scena.
Ma cominciamo dal principio. Come detto, a seguito del Dpcm del 25 ottobre 2020, l’evento è stato annullato. Uno dei tanti inseriti nel cartellone della Rassegna, la quale prevedeva un ricco programma (90 eventi di varia natura). La direzione artistica non si è data per vinta e ha così deciso che non solo il concerto dei Soviet sarebbe stato convertito in streaming ma l’intera programmazione avrebbe subito la medesima sorte. Sono stati giorni di lavoro febbrile, ogni timore è stato faticosamente trasformato in una rassicurante certezza; “la migrazione online” si è compiuta per l’intero palinsesto (pochissimi gli eventi annullati) e nello specifico, il Gala in Nero ha potuto così realizzarsi. Insieme A Croce Verde Reggio Emilia e Lorandi Group, sostenitori dell’iniziativa, con il supporto dell’Assessorato alla Cultura di Reggio Emilia, si è deciso di andare avanti, lanciando un segnale forte, chiaro, inequivocabile. E così la resilienza connessa all’anima della manifestazione ha preso il sopravvento. Abbiamo contattato Associazione Q.B, uno spazio attrezzato per residenze artistiche e chiesto disponibilità per realizzare in streaming il live; l’attività di questa associazione è nota in zona per garantire qualità e professionalità; abbiamo dunque attivato una vera e propria “task force” unendo di fatto forze, al fine di garantire nel minor tempo possibile la realizzazione dell’iniziativa, e infatti, alle 18 del sabato 31 ottobre, giorno e orario in cui era originariamente previsto l’evento, i Soviet erano sul palco in diretta dallo studio di Q.B per realizzare il Gala in … Streaming.
Fotografie di Elisa Magnoni per Elisa Magnoni Photo
Per non lasciare nulla di intentato abbiamo attivato nei giorni precedenti un contest sulla pagina Instagram de Il Rumore del Lutto nel quale le persone potevano inviare il proprio look in «total black» (storico dresscode per accedere in presenza del Gala). l’evento a quel punto mostrava online le medesime specifiche del Gala originario. Sono state centinaia le visualizzazioni al video e tante le foto arrivate su IG al punto da decidere di premiare la migliore, regalando alla persona scelta due biglietti per i futuri concerti de Il Rumore del Lutto che, ci si augura, siano presto in presenza.
Ma come spesso accade, “non tutte le ciambelle riescono con il buco”. Il video pubblicato mostrava alcune specifiche poco chiare; a causa di problemi di banda, l’audio risultava non ottimale, certamente inferiore alle aspettative di tutti. A quel punto, decidere di non lasciarlo a disposizione sul canale You Tube ufficiale del Festival era divenuto una logica conseguenza. A malincuore lo abbiamo ritirato, vanificando di fatto gli sforzi compiuti da tutto l’entourage. Ma se è vero che le nuvole – come dice Franco Battiato – non possono annientare il sole, niente e nessuno poteva fermare la piena realizzazione di questa vera e propria impresa. Insieme abbiamo deciso di tentare “l’impossibile”, provando a convincere la Band a tornare a Bologna in studio nei giorni seguenti; non esattamente una passeggiata, considerando che i Soviet Soviet sono di Pesaro. L’empatia, l’unione, la forza del gruppo li ha così convinti ad essere parte di quel flusso inarrestabile che ha governato l’intera iniziativa; I ragazzi tornati in studio hanno registrato un nuovo concerto, stavolta con i crismi richiesti, inclusa la testimonianza di una storia vissuta tutta di un fiato e che ci porteremo nel cuore per sempre.