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E la vita cammina quasi diritta

Ci abituiamo al buio

quando la luce è spenta

dopo che la vicina ha retto il lume

che è testimone del suo addio,

 

per un momento ci muoviamo incerti

perché la notte ci rimane nuova,

ma poi la vista si adatta alla tenebra

e affrontiamo la strada a testa alta.

 

Così avviene con tenebre più vaste

quelle notti dell’anima

in cui nessuna luna ci fa segno,

nessuna stella interiore si mostra.

 

Anche il più coraggioso prima brancola

un po’, talvolta urta contro un albero,

ci batte proprio la fronte;

ma, imparando a vedere,

 

o si altera la tenebra

o in qualche modo si abitua la vista

alla notte profonda,

e la vita cammina quasi diritta.

 

 

 Emily Dickinson

(10 dicembre 1830 – 15 maggio 1886)