Venerdì 31 ottobre, arte e musica dal vivo hanno accompagnato la performance inaugurale della mostra dei tre artisti emiliani Paride Cevolani, Rita Minelli e Elena Sammarchi, curata dalla critica e storica dell’arte Annalisa Mombelli presso la Galleria Sant’Andrea di Parma, in un cammino dal buio alla luce, in un risveglio delle capacità sensoriali e intellettive. L’arte ha, infatti, la possibilità di uscire dal mondo “finito” per raggiungere luoghi là dove il tempo cessa di esistere, in cui l’unico suono udibile è quello del Cuore. La morte può essere considerata come perdita simbolica di una parte di sé o di qualcosa che ci lega “a terra” e divenire un’occasione per mondare la propria interiorità spirituale, fungendo da passaggio iniziatico dalla fine di un’era al principio di una nuova consapevolezza. Da tale riflessione è nata l’opera dei giovani artisti emiliani, coinvolti nel progetto, ispirati nel creare opere ex novo, nelle diverse tecniche padroneggiate da ognuno, attraverso un lavoro di frammentazione e ricomposizione della materia scelta (legno, carta, tessuti…).
Dal momento che il mondo circostante funge da specchio e catalizzatore di noi stessi, i tre artisti hanno posizionato nella parte centrale della Galleria una installazione interattiva affinché i visitatori potessero sentirsi parte attiva di un Infinito Artistico. Il Dedalus Ensemble ha accompagnato “i segni del risveglio” tra note e luci soffuse.