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Amore mio, se muoio io e tu non muori

Amor mio, se muoio e tu non muori,

amor mio, se muori e io non muoio,

non diamo al dolor più territorio:

non v’è estensione come quella che viviamo.

 

Polvere nel frumento, arena nelle arene,

il tempo, l’acqua errante, il vento vago,

ci portò come grano navigante.

Potuto avremmo non trovarci nel tempo.

 

Questa prateria in cui noi ci trovammo,

oh piccolo infinito! restituiamo.

Ma questo amore, amor, non è finito:

 

così come non ebbe nascimento,

morte non ha, è come un lungo fiume,

cambia solo di terre e di labbra.

 

Pablo Neruda

(12 luglio 1904 – 23 settembre 1973)

 

 

L’immagine in evidenza è di Anka Zhuravleva