Due amici, due imbroglioni, due finti invitati che si spacciano per sarti alla corte del Principe Amleto. Per lui, triste e in lutto per la perdita del padre, confezioneranno l’abito più bello del mondo che lascerà tutti a bocca aperta. In realtà quest’abito non esiste ma i due riescono a far credere a tutti dell’esistenza in quanto “solo i furbi possono vederlo mentre gli sciocchi non vedranno niente”. E così, prima di essere smascherati da un ragazzino, faranno credere a ciambellani, servi, consiglieri e allo stesso Principe che l’abito esiste facendoselo pagare profumatamente. Nato dallo studio sull’opera “Amleto” di William Shakespeare e dalla favola de “I vestiti nuovi dell’imperatore”, questo spettacolo ha analizzato ciò che la celebre frase: “essere o non essere” può rappresentare nella finzione teatrale dove, la realtà, si mescola in un vortice continuo di trasformazioni e significati. Uno spettacolo divertente per insegnare a riconoscere la verità, la lealtà e la necessità primaria di un buon sovrano.
Lo spettacolo (testo e regia di Mario Mascitelli) si è svolto anche il 1 novembre.