Le declinazioni prese dal culto dello spirito nella storia dell’umanità sono innumerevoli. Gli antichi veneravano divinità naturali, personificazioni di boschi e fiumi, che in forme diverse sono sopravvissute al cristianesimo fino a tempi incredibilmente recenti; e un’epoca intrisa di dogmatica razionalità come il XIX secolo vede paradossalmente una fioritura del culto dello spiritismo. Lo spirito come essenza delle persone e delle cose, lo spirito come ciò che lascia tra i vivi chi ha lasciato il loro mondo e si è recato tra i morti. Tra finte sedute spiritiche, brani tratti dalla letteratura classica e canzoni a tema, Franca Tragni, Massimiliano Sozzi Rocco Rosignoli hanno realizzato uno spettacolo originale sul tema della spiritualità in relazione alla morte.
L’immagine è di Mary Corradi