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Osvaldo Dell’Anna, il ricordo di un grande Dj

È morto il 1 Aprile, il dj Osvaldo Dell’Anna, ucciso da una grave malattia, lasciando nel dolore la propria famiglia e, nel silenzio attonito,  gli amici e colleghi, nonché il popolo della notte.

Era conosciuto come una brava persona, sempre sorridente e disponibile per un sorriso o una parola cordiale nei riguardi del pubblico che lo amava.

Osvaldo è stato indiscusso protagonista della movida salentina: originario di Sorbo; proprio dal suo paese, a ridosso di Lecce, aveva cominciato giovanissimo a calcare le console della zona; residence presso il Metropolis, noto come locale di riferimento. Un percorso inarrestabile il suo, giunto all’alba dei suoi vent’anni, grazie alla grande passione, riuscì a mettere dischi nei locali più importanti del Salento: suonava per il Riobo di Gallipoli, il Blubay di Castro, il Ciak di Castrignano dei Greci, il Premiere e il Samsara beach (sempre a Gallipoli). Con il tempo aveva anche investito sul turismo, diventando gestore del lido L’approdo di Torre Chianca.

Nonostante abbia lottato con tutte le proprie forze, la malattia se lo è portato via nell’arco di cinque mesi. Osvaldo nonostante le difficoltà, fino all’ultimo, non aveva rinunciato alla grande passione per i dischi e per la console; l’ultimo post su Facebook lo vede impegnato come sempre a selezionare la musica per augurare buon 2019 al suo pubblico. Poco prima, però, a dicembre, aveva affidato ai social network una frase emblematica, che risulta ancora più potente ora che non c’è più: “La vera forza si misura nella capacità che hai di sorridere anche quando la vita ti rema contro”.
E lui di sorridere, non ha mai smesso, come confermato dai tanti che – alla notizia della sua morte – lo salutano su internet: “Grande uomo – scrive un utente – persona umile, gentile e rispettosa. Veglia su di noi popolo della notte, sulla tua famiglia e sui due tuoi angioletti”.

Osvaldo Dell’Anna lascia la moglie Maura e due bambini di pochi mesi. Il Rumore del Lutto si stringe alla famiglia e a quanti gli hanno voluto bene.