L’evento, che si è svolto tra musica e lettura, coincide con “quel viaggio nel dolore che richiede nella sopravvivenza un continuo accordo” che attribuisca un senso e un itinerario consapevole e proprio al dolore che non è sempre e solo un’esperienza così immediata e diretta come potrebbe sembrare. Nella società contemporanea si sono purtroppo, troppo spesso, persi scenari e situazioni capaci di dare un senso al lutto e alla sofferenza, nella ricerca di salvezza e fedeltà alla terra. Ricucire lo strappo della perdita e recuperare nel dolore la capacità di ascoltarsi nel “rumore del lutto” e nel ritmo-respiro personale di ogni sofferenza è impronta fondamentale e traccia di consapevolezza di se e della propria immagine nel mondo. In linea con gli obiettivi della rassegna la serata ha proposto momenti di ri-Sentimento atti a rieducare il dolore proprio e personale come bagaglio di esperienza peculiare e autentica. Tra le letture abbiamo ascoltato il saluto di Dante Maggiali, contadino, alla moglie Anita Piazza, contadina e guaritrice dell’Appennino.
Marco Pipitone
Marco Pipitone, Fotografo presso il laboratorio fotografico del Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC, Università di Parma). Ha Ideato e Dirige, insieme a Maria Angela Gelati "Il Rumore del Lutto Festival", la prima Rassegna di Cultura in Death Education (Parma, 2007), è giornalista e blogger. Viaggia come Dee Jay nei circuiti alternativi italiani. Si occupa nello specifico del mondo musicale, ambito ampiamente frequentato; da diversi anni è, infatti, curatore del format Endenocte (www.endenocte.com). Nel 2016 ha co-fondato l’Associazione Segnali di Vita APS. Come giornalista collabora con Gazzetta di Parma e Il Fatto Quotidiano, per il quale cura un blog di grande successo da lui ideato: “9 canzoni 9 … di Marco Pipitone”.
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