Esplorazioni in antropologia di una volta, invasioni della memoria: questo libro si potrebbe definire una spedizione nelle soffitte. Soffitte delle case, delle vite, delle città, dell’arte. Un artista scienziato della vana arte di pietrificare i corpi; i diorami (le riproduzioni in scala di ambienti naturali con animali imbalsamati) considerati e analizzati quali opere d’arte e narrazioni; una fenomenologia delle reliquie familiari; l’arte delle maschere funerarie; il simbolismo della conservazione dei capelli dei cari morti; le tombe monumentali borghesi e i loro reconditi messaggi; ritratti di artisti che amavano nascondersi. Ma al centro sono sempre i grandi o piccoli oggetti abbandonati o messi da parte in ricordo di qualcuno poi dimenticato, che emergono a sorpresa per consegnarci anacronisticamente il loro messaggio. Ed è questa luce di stella distante a dare loro la grandezza che permette di mescolare nel discorso critico, come in questo libro scritto dal poeta, scrittore e critico letterario Antonio Riccardi, un senso gozzaniano delle abitudini che furono, l’estetica del bello, del brutto, l’intrusione curiosa nei poveri segreti di un passato come segni sociali dei tempi.
Maria Angela Gelati
Maria Angela Gelati, è una tanatologa e death educator, nota per il suo coinvolgimento nel panorama culturale ed educativo sulla morte. Con Marco Pipitone, è la cofondatrice e direttrice de Il Rumore del Lutto Festival, la prima rassegna di cultura in death education che ha visto la luce a Parma, nel 2007.
La sua competenza è riconosciuta a livello nazionale, partecipando a comitati
scientifici e collaborando con istituzioni prestigiose come il Master Death Studies & the End of Life dell’Università degli Studi di Padova.
In veste di autrice ha dato un contributo significativo alla divulgazione di tematiche legate alla vita e alla morte attraverso opere uniche, tra cui La relazione d’aiuto. Come aiutare a gestire il percorso del lutto (Mursia, 2024), le favole Mi chiamo Happy (Mursia, 2020), L’albero della vita (Mursia, 2015) e saggi che combinano sapere accademico e impegno pratico.
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