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In diverse epoche e contesti, la morte di un esponente politico o quella di un membro di una comunità è stata causa scatenante di conflitti sociali e riaffermazione di visioni ideologiche. Il loro funerale si è trasformato in rito identitario e la memoria del defunto in icona da indicare quale esempio da seguire collettivamente. Partendo da queste indicazioni, la visita guidata – a cura di William Gambetta e del Centro Studi Movimenti – ha ripercorso alcuni luoghi significativi per la memoria della città di Parma, legati alla morte di alcuni uomini del movimento operaio parmense, da Guido Picelli (l’animatore delle Barricate dell’agosto 1922 caduto in Spagna nella guerra contro i franchisti) al giovane Mario Lupo (attivista di Lotta continua accoltellato da un gruppo di estrema destra nel 1972), da Pietro Cassinelli (“vigilato speciale” ucciso dalle forze dell’ordine nel 1896) a Enrico Griffith (dirigente comunista morto al confino politico nel 1930).

Le immagini in evidenza sono di Mary Corradi