Mi sedetti lassù sulla Luna e guardai verso la Terra.
Vidi i Geti combatter fra loro e gli Sciti girovagar sui carri,
e ripiegando l’occhio vidi gli Egizi che lavoravano i campi,
i Fenici che commerciavano, i Cilici che corseggiavano,
gli Spartani che si frustavano, gli Ateniesi che giudicavano.
Era come se uno, condotti molti cantori, comandasse a ciascuno
di cantare il suo mottetto e tutti gareggiassero per superare
la voce del vicino.
Di questa confusione si compone la vita degli uomini,
i quali oltre che nella voce sono diversi
negli abiti e nelle opinioni, fino a che il maestro di canto
non li vuole più e li caccia via. Allora tutti tacciono e lasciano
quel confuso concerto e divengono simili tra loro. Mi apparve
ridicolo tutto ciò che si faceva in questo variato teatro.
Luciano di Samosata
(125 d.C .- 180 d.C.)
L’immagine in evidenza è di Anka Zhuravleva