Ogni fotografia un viso. Ogni viso una storia. Una storia personale, intreccio di azioni, pensiero, emozioni e scelte, e una storia pubblica perché nel mondo, da sempre, si vive in relazione agli altri. Non è la notorietà di questi volti che ha spinto l’artista Brunella Tegas a sceglierli, ma la storia delle loro vite. Storie narrate, lette, cantate o giunte fino a noi con i mormorii dei nostri nonni. Non hanno un solo dio i Quadritos, ma tanti e umani. Si ergono in onore di Frida Kahlo, Alan Turing, Nikola Tesla, Irma Bandiera e Billie Holiday gli altarini pagani realizzati dall’artista in memoria di persone che hanno consacrato la loro vita alla follia e al coraggio. Nessuna regola è la regola: ogni scatola è un pezzo unico, fatto a mano, dalle misure più varie; possono essere realizzate con legno o cartone, stoffe colorate, ornamenti dal sapore messicano, volte ad incorniciare i ritratti di personaggi nati “nei secoli sbagliati”.
La mostra ha inaugurato presso la libreria Ubik ed è rimasta aperta fino a sabato 14 novembre.
Le immagini sono di Mary Corradi